Si avvicinano le elezioni comunali del 26 maggio e sembra ormai assodato che la sfida a Caerano sarà tra due liste, una di centrodestra ed una di centrosinistra. Un bel ridimensionamento, rispetto alle 4 liste della volta scorsa.
La prima lista, Uniti per Caerano, è già nota da tempo e raggruppa 4 simboli, due politici, Lega e Forza Italia, e due civici: Noi per Caerano e Progettiamo Caerano. E’guidata da Gianni Precoma, attualmente consigliere comunale di opposizione, esponente della Lega, che è riuscito a mettere insieme le diverse anime del centrodestra, superando le precedenti divisioni tra Lega e Forza Italia, risalenti alla esperienza amministrativa degli anni 2009-2014, quando i due partiti, sotto il simbolo di Far Vivere Caerano, hanno governato il paese per 5 anni, con sindaco Luciana Velo.
L’altra lista sarà guidata da Mario Cibola, affiancato da alcuni giovani esponenti di Obiettivo Comune, che hanno fatto esperienza di opposizione negli ultimi 5 anni, in Consiglio comunale, e da altri candidati nuovi rispetto a quelli che con il centrosinistra hanno amministrato Caerano negli ultimi 10 anni. Si chiamerà Nuovo Orizzonte per Caerano.
Una scelta innovativa e di cambiamento che Mario Cibola spera possa pagare in sede elettorale e che è diventata quasi obbligata dopo la rinuncia a candidarsi della sindaco e/o del vicesindaco uscenti, Chiara Mazzocato e Simone Botti.
Continua a sorprendere, anche a Caerano, la mancanza di una lista 5 stelle, che pure godono a livello nazionale di molto consenso, ma che non riescono spesso, a livello locale ed amministrativo, ad esprimere dei loro rappresentanti e delle persone disposte a mettersi in gioco.
Stando ai numeri, sembra favorito Gianni Precoma, ma non si sa mai e alla Lega brucia ancora la sconfitta di 5 anni fa quando Marco Bonora, sotto il simbolo di Progettiamo Caerano, perse per soli 3 voti.
Vinca il migliore, come si dice in questi casi, ma è certo che il compito di governare il paese non sarà semplice, chiunque diventi sindaco.
Restano infatti aperte questioni cruciali per la rinascita di Caerano, a partire dalla riconversione della SanRemo e di altre aree industriali, alla messa in sicurezza di quasi tutti gli edifici pubblici, alla rivitalizzazione ed unificazione del mercato, alla riqualificazione della piazza e del centro urbano, in particolare della zona Marconato-Stocco, alla valorizzazione del canale Brentella e del suo percorso ciclo-pedonale, promesso da tutti i candidati ad ogni elezione, alle carenze di organico, in particolare della polizia locale, al problema molto sentito della sicurezza nelle case, ma anche della viabilità cittadina, alla questione dell’inquinamento atmosferico e del suolo, allo stato della sanità pubblica in generale e dell’ospedale di Montebelluna in particolare ecc.
Ora non resta che aspettare il 26 maggio.