Opinioni Caeranesi

Mauro Marconato

Il mondo alla rovescia.
Ieri, al Forum economico di Davos, il presidente della Repubblica popolare cinese, governato dall’ultimo grande partito comunista esistente, ha fatto un discorso da leader liberista mondiale difendendo la globalizzazione ed il mercato, accolto ed applaudito dal Gotha della finanza internazionale.Mentre il nuovo presidente degli Stati Uniti, la Tigre di carta capitalista, di vecchia memoria, diventa il leader di un nuovo fronte involutivo e protezionista, il timoniere Xi Jinping, erede del grande Mao Tse Tung, candida la Cina comunista a prendere il comando del mondo, dall’alto della sua crescita ormai trentennale e del 6,7% nel 2016.Cosa vogliamo di più? Tutti contenti i comunisti italiani, a partire da Rizzo, a cui si sono rizzati perfino i capelli che non ha, e dal sinistro italiano Scotto, il quale ha affermato testualmente: “Abbiamo pagato lo scotto di anni di sbagli e frustrazioni, ma finalmente riprendiamo la grande marcia e siamo tornati ad essere i campioni dell’internazionalismo”. Contento anche Speranza:”Finalmente è tornata la speranza di una nuova spinta propulsiva a cambiare il mondo, dopo la perdita di quella sovietica, denunciata da Berlinguer negli anni 70.
Evviva! Il comunismo ha vinto, anche se non ce ne siamo accorti! Avanti compagni, che il futuro è nostro, oltre che dei cinesi!