Ho letto i risultati provvisori del sondaggio di Fabio Spadetto sulla pagina Facebook “Sei di Caerano se…”: “Dal punto di vista politico-amministrativo sareste disposti all’annessione di Caerano a Montebelluna?”
41 no 11 sì, come era ampiamente prevedibile.
Ho apprezzato l’intervento di Andrea Bianchin, ma credo che il tema non sia e non debba essere quello dell’annessione. La strada giusta era quella della Federazione, portata avanti dalla passata amministrazione e dal sindaco Ceccato. Prevedeva:
– che i Comuni di Montebelluna, Caerano di San Marco, Crocetta del Montello, Giavera del Montello, Nervesa della Battaglia, Trevignano e Volpago del Montello avviassero forme di condivisione o di unione dei servizi comunali, per rendere uniforme l’offerta degli stessi nel quadro di una visione omogenea dell’area montebellunese, sia per assicurare una migliore qualità della governance, sia per realizzare economie di scala che permettano di conservare una qualità accettabile dei servizi medesimi, in un momento storico nel quale l’operatività degli enti locali risulta compromessa dalla contrazione delle entrate correnti, sia proprie che trasferite;
– obiettivi concreti in ordine alle infrastrutture comunali, al governo del territorio, ai Servizi Informativi Territoriali, alla gestione amministrativa (appalti di servizi, risorse umane, ecc.), al distretto di polizia locale, al coordinamento dei servizi sociali, alle attività produttive e al lavoro. In particolare:
• l’adozione di un unico Regolamento Edilizio Comunale, la condivisione delle linee urbanistiche fondamentali e di applicazione uniforme delle normative;
• l’esercizio coordinato delle funzioni nel settore delle attività culturali e turistiche ecc.;
• lo sviluppo dell’agricoltura, per quanto di competenza degli Enti;
• l’esercizio coordinato delle funzioni relative ai Centri Elaborazioni Dati (CED) di ciascun Comune, creando un S.I.T., anche attinente le attività produttive ed un sito internet comunale condiviso tra tutti gli enti;
• gli interventi comuni relativi alle infrastrutture presenti nei territori delle Amministrazioni interessate ed ai lavori pubblici;
• l’esercizio coordinato delle funzioni relative al Servizio di Polizia Locale;
• l’adozione di una contrattazione decentrata omogenea;
• l’esercizio coordinato delle funzioni in materia di Protezione Civile;
• un’azione comune e coordinata tra tutti gli Enti, volta al rilancio del distretto dello Sport System ed all’armonizzazione dei regolamenti attinenti le attività produttive;
• l’adozione di iniziative organizzative coordinate sulla fiscalità locale;
Ho apprezzato l’intervento di Andrea Bianchin, ma credo che il tema non sia e non debba essere quello dell’annessione. La strada giusta era quella della Federazione, portata avanti dalla passata amministrazione e dal sindaco Ceccato. Prevedeva:
– che i Comuni di Montebelluna, Caerano di San Marco, Crocetta del Montello, Giavera del Montello, Nervesa della Battaglia, Trevignano e Volpago del Montello avviassero forme di condivisione o di unione dei servizi comunali, per rendere uniforme l’offerta degli stessi nel quadro di una visione omogenea dell’area montebellunese, sia per assicurare una migliore qualità della governance, sia per realizzare economie di scala che permettano di conservare una qualità accettabile dei servizi medesimi, in un momento storico nel quale l’operatività degli enti locali risulta compromessa dalla contrazione delle entrate correnti, sia proprie che trasferite;
– obiettivi concreti in ordine alle infrastrutture comunali, al governo del territorio, ai Servizi Informativi Territoriali, alla gestione amministrativa (appalti di servizi, risorse umane, ecc.), al distretto di polizia locale, al coordinamento dei servizi sociali, alle attività produttive e al lavoro. In particolare:
• l’adozione di un unico Regolamento Edilizio Comunale, la condivisione delle linee urbanistiche fondamentali e di applicazione uniforme delle normative;
• l’esercizio coordinato delle funzioni nel settore delle attività culturali e turistiche ecc.;
• lo sviluppo dell’agricoltura, per quanto di competenza degli Enti;
• l’esercizio coordinato delle funzioni relative ai Centri Elaborazioni Dati (CED) di ciascun Comune, creando un S.I.T., anche attinente le attività produttive ed un sito internet comunale condiviso tra tutti gli enti;
• gli interventi comuni relativi alle infrastrutture presenti nei territori delle Amministrazioni interessate ed ai lavori pubblici;
• l’esercizio coordinato delle funzioni relative al Servizio di Polizia Locale;
• l’adozione di una contrattazione decentrata omogenea;
• l’esercizio coordinato delle funzioni in materia di Protezione Civile;
• un’azione comune e coordinata tra tutti gli Enti, volta al rilancio del distretto dello Sport System ed all’armonizzazione dei regolamenti attinenti le attività produttive;
• l’adozione di iniziative organizzative coordinate sulla fiscalità locale;
Purtroppo tutto questo è rimasto lettera morta, anche per colpa del comune di Caerano, dove alcuni funzionari continuano ad essere contrari ad ogni ipotesi del genere, ma dove le responsabilità sono soprattutto politiche, avendo deciso questa amministrazione, con il mio voto contrario (le cui motivazioni si possono trovare alla pagina “politica locale ”del mio sito personale “opinioni caeranesi.it”), di uscire dalla Federazione dei comuni del montebellunese, per aderire ad un’altra rete di 10 comuni, tra cui Castelfranco, Montebelluna ed Asolo, su tematiche diverse e per niente incompatibili. Tanto è vero che Montebelluna e Trevignano sono oggi presenti in entrambe le aggregazioni. Questa sembra a me la strada giusta, una federazione, non l’annessione, ma nemmeno la situazione attuale, soprattutto per un comune che ha il peggiore rapporto dipendenti comunali-cittadini della provincia di Treviso e forse d’Italia.