Il pannello digitale era nel programma elettorale di Caerano2.com e subito fu messo nell’elenco degli investimenti di cui al titolo secondo (elenco noto a tutti gli addetti ai lavori) del bilancio 2015 e nessuno, una volta approvato il bilancio, ha osservato o avanzato l’idea che andasse comprato dall’ufficio segreteria. Una volta acquistato, dall’ufficio tecnico, ci siamo interessati della sua collocazione io e Laura Tessaro, abbiamo parlato e studiato le possibili collocazioni ed alla fine abbiamo ritenuto, con il funzionario dell’ufficio tecnico, che fosse un pannello istituzionale informativo e non pubblicitario, per cui potesse essere collocato, per ovvie ragioni di visibilità e quindi di interesse pubblico, sulla parete nord del Municipio, vicino all’incrocio, a distanza maggiore di quanto non siano quelli presenti a Istrana, Cornuda, Valdobbiadene, Treviso (in due incroci sul PUT), Preganziol ed in moltissimi altri comuni. Del resto, nella stessa parete, c’era già il pannello digitale relativo alla resa dell’impianto fotovoltaico della palestra degli impianti sportivi.
Il vigile, richiesto di un parere, ha affermato testualmente che, secondo lui, non andrebbe collocato in quella parete, aggiungendo tuttavia che, se per il funzionario dell’ufficio tecnico era un pannello informativo, non aveva niente da obiettare.
Una volta messo in funzione il pannello ed affidata provvisoriamente la gestione all’ufficio tecnico sono successi 3 fatti:
1) Viene contestata dall’ufficio segreteria la notizia apparsa di un evento della fondazione di Villa Benzi, che sarebbe pubblicità di un ente non comunale (nel sito del comune vengono normalmente proposti!)
2) Vien fuori che il pannello doveva essere gestito dall’ufficio segreteria e quindi comprato dallo stesso
3) Il vigile, che dipende dall’ufficio segreteria, con nostra grande sorpresa, manda una lettera-denuncia all’ufficio tecnico comunale, a Veneto Strade (titolare della schiavonesca-marosticana) e alla Prefettura, in cui afferma che, secondo lui, non andava messo in quel posto perché potrebbe disturbare la circolazione stradale, paventando possa essere causa di incidenti, insieme al count-down.
A questo punto, dopo un’incazzatura generale e rimbalzi vari di responsabilità tra uffici ed una riunione dei 4 funzionari col sindaco, si decide il blocco anacronistico del pannello e di chiedere un parere al Ministero.
Io e Laura ci dichiariamo contrari: riteniamo infatti che in mancanza di una normativa chiara il Ministero (in questa Italia in cui quasi nessuno si assume delle responsabilità) darà il parere più restrittivo possibile. La stessa Veneto Strade si meraviglia molto, affermando che nessun altro comune l’ha mai interpellata sulla collocazione dei pannelli, e comunica sostanzialmente che per lei non ci sono problemi, basta che sia a 3 metri e parallelo alla strada di sua competenza. Il pannello viene riacceso con soddisfazione della sindaco, senza capire che il problema non è la statale, ma l’incrocio. Per cui, dopo una serie di pantomime ulteriori e di dubbi su chi debba pagare le spese di spostamento, il pannello viene rimosso e collocato sulla parete est del municipio, dove lo vedono sicuramente in pochi.
Resta il dubbio che a Istrana, Cornuda, Valdobbiadene, Treviso ecc. ci siano sindaci, assessori, segretari comunali, funzionari, vigili ecc. distratti o irresponsabili oppure che ci sia qualcosa che non quadra in comune a Caerano.
Se si sceglie la logica restrittiva del disturbo della circolazione, non andrebbero autorizzate, per assurdo, nemmeno le insegne d’esercizio della BCC, del Bar Centrale e non si dovrebbe autorizzare neppure il Presepio e magari tante altre cose. A volte nella vita, soprattutto nel dubbio, occorre avere un po’ di buon senso e di coraggio ma, come dice Don Abbondio nei Promessi Sposi: “… se uno il coraggio non ce l’ha, non se lo può dare”.