La tragedia della diga del Vajont è stato l’avvenimento più grande e tragico nella storia di Caerano. Colpisce il paese nel 1963. Muoiono in tutto 28 caeranesi, tra questi una persona che conoscevo bene, una del mio borgo, Ines Rossi, scomparsa insieme al marito Sergio Garbuio e al loro figlioletto Alessandro.
Ines era vissuta accanto a casa mia, al Ponte di San Marco, e si è persa in quella terribile notte di acqua e di fango, di urla e di angoscia, di sordo rumore e di silenzio tombale.
Il suo corpo non è mai stato trovato ed identificato e la sua anima forse vaga ancora tra le acque del Piave o tra quelle del Brentella, che passa a pochi metri dalla sua casa natale, ancora oggi esistente ed abitata dal nipote Ernesto.
“il sole straripa di un nuovo giorno e
i neri sacchi luccicano al riverbero
del primo raggio.
i corpi lavati dalla melma
inondano il cielo di azzurra quiete”
(Loretta Menegon)