Opinioni Caeranesi

Mauro Marconato

Chi di migrazione ferisce di… migrazione perisce!

Dopo siffatta rielezione di Mattarella e la solita brutta figura del fanfarone Salvini, riprenderà la migrazione dei leghisti verso la Meloni. Molti di loro, infatti, invece di darsi da fare per cambiare condottiero, puntando a persone più presentabili, più serie nel combattere la pandemia di Salvini e della stessa Meloni, che insieme a La Verità stanno strizzando l’occhio ai no vax, ai no green pass, per fini elettorali o di aumento della scarsa tiratura, a diventare europeisti convinti e a creare una destra moderata, diciamo alla Giorgetti, più adatta a governare questo nostro Paese, continueranno ad abbandonare il tanto decantato (un tempo) Salvini e a rincorrere l’ossessione e la chimera del sempre nuovo salvatore della Patria. Adesso l’uomo (pardon) la donna della Provvidenza sarà la urlatrice romana, politicante fin dalla più giovane età, complice di governi fallimentari, quasi mai presente in Parlamento, se non per sgolarsi e mostrare le vene rigonfie del collo, opportunista come pochi scegliendo un’opposizione preconcetta in un periodo di grave crisi sanitaria ed economica del Paese, solo per arraffare i voti degli eterni scontenti di tutte le risme e ora anche dei no vax, dei no green pass, dei complottisti, degli sciamanisti, dei creduloni, degli alternativi di ogni genere, da sommare a tutti i nostalgici del Ventennio. Così molti leghisti, soprattutto la plebe leghista, cioè i peggiori, quelli con i corni celtici, gli evasori fiscali seriali, i pasdaran razzisti, i venetisti ignoranti di storia, privi di senso civico, anti politici e populisti, quelli dei vari “bar sport” delle terre nordiche, cambieranno casacca, inseguendo l’oppositore/a di turno che promette mari e monti in un paese ingovernabile di cui loro, proprio loro sono i primi responsabili, insieme a tanti altri italiani. Così abbandoneranno la lega anche i secessionisti, gli autonomisti radicali, quelli che anche di fronte alla prova della pandemia, continuano a pretendere un’autonomia casinista, dove sanità e scuola continuino ad essere nelle mani di Regioni balorde in cui ogni governatore si fa i fatti suoi. Così dopo aver digerito la improbabile svolta… di Salvini verso il Sud, cadranno nelle grinfie della più nazionalista di tutti, secondo la tradizione fascista, la capa di fratelli d’ Italia che tollera ancora al suo interno, ed anche al suo prossimo esterno, personaggi dediti al saluto romano e apologeti del tragico Ventennio. Spero che i tanti leghisti seri, che ci sono eccome, anche a Caerano, sappiano contribuire a che l’Italia non precipiti nelle mani di una destra estrema alleata con le peggiori destre europee e mondiali, che vogliono muri, che limitano i diritti umani, che non accettano di ridistribuire i migranti, che l’Europa e l’Italia aiutano economicamente e che ci fregano le industrie, come fanno le destre ungheresi, polacche ecc. E’ meglio perfino che tornino con il vecchio e ormai “moderato” Berlusconi, un politico d’epoca, un usato almeno più sicuro, in linea con un Europa ancora più europea, che sola può garantirci un futuro migliore.