“Leopoldo Fregoli è stato un trasformista, attore, regista e sceneggiatore italiano. È ricordato per la sua abilità nel trasformismo scenico che gli consentiva di cambiare in pochi secondi la caratterizzazione del personaggio che andava a interpretare”.
Ora in Italia abbiamo scoperto da poco un personaggio simile, un trasformista nuovo, abilissimo nei camuffamenti. Ha cominciato alcuni anni fa a Bruxelles quando riusciva a rendersi invisibile al Parlamento europeo, lucrando ugualmente lo stipendio. Anche adesso non si smentisce, continua a sparire e al ministero degli interni non lo vedono mai. Oltre a questo suo straordinario mimetismo, quello di rendersi invisibile, che è il più difficile, eccelle anche nel trasformismo più banale e così, oplà, ad ogni apparizione nelle sue comparsate e nei tour elettorali cambia costume e si traveste da sostenitore di una squadra abruzzese di calcio, da terrone, da pastore sardo… a seconda delle convenienze elettorali, un vero e proprio Fregoli, anzi “Fregali”, nel senso che li “frega” tutti, soprattutto i molti sprovveduti che credono ancora che… “l’abito faccia il monaco”. L’apice lo raggiunge tuttavia quando si traveste da poliziotto, da pompiere, da carabiniere ecc. scambiando spesso la sostanza con la forma e mescolando, da guitto (attoruncolo) di basso livello, il valore alto, anche simbolico, di una divisa istituzionale con il suo fregarsene (sempre da Fregoli) della legge, delle regole, dei diritti e delle istituzioni. Amen.