Opinioni Caeranesi

Mauro Marconato

Opinioni Caeranesi

Sito di politica e cultura, di informazione e dialogo con i cittadini caeranesi.

Ciò che dobbiamo imparare a fare lo impariamo facendo

Meno male che c’è l’Europa!

Malgrado tutto ritengo le elezioni europee più importanti di quelle di Caerano: l’Europa è salva, l’Italia no. E’ Salvini.

I risultati delle Europee, viste prescindendo dal nostro piccolo giardino di casa, sommerso di erba verde e di pioggia, sono confortanti, in quanto i cosiddetti sovranisti, sono stati fermati quasi ovunque, salvo in Polonia, Ungheria, con risultati sopra il 50%, e… in Italia.

E’ evidente che assomigliamo più a questi “miracolati” dell’ex impero sovietico che ai tedeschi, spagnoli, austriaci, olandesi, francesi ecc. Contenti noi! Sono i paesi che più manteniamo e che non vogliono assolutamente condividere neppure i pochi profughi che arrivano ormai nelle nostre coste.

In Italia ha stravinto la Lega, come da previsioni, sfondando al sud e ridicolizzando i 5 stelle, doppiati e dimezzati. Tutto sommato se lo meritano, in quanto sono apparsi, oltre che incompetenti e incoerenti, degli sbiaditi “pupi siciliani” manovrati dal puparo leghista. Non ha caso moltissimi meridionali, ingenui e dimentichi dei pesanti e razzistici insulti del Salvini di una volta, hanno scelto proprio lui, il “puparo”, confermando la vecchia abitudine del sud di schierarsi sempre dalla parte di chi odora di vittoria, nella speranza di lucrare nuovi favori, raccomandazioni, elemosine statali, posti di lavoro ecc. che i pentastellati non hanno saputo offrire celermente e a sufficienza, neppure con il reddito di cittadinanza. 

Se a questo sommiamo poi il miraggio di non pagare o di pagare poche tasse, a cui gli italiani sono da sempre molto sensibili, il gioco è fatto e la Lega si assesta oltre il 60% in molte zone del Nord e risulta il primo partito anche in altre parti del centro e del sud dell’Italia. Si salvano un poco’ le grandi città, mentre i contadi sono quasi tutti preda della Lega e del centrodestra a guida salviniana.

A me sembra di essere tornati indietro e che sia nata una nuova DC, con le sue percentuali e la sua diffusione su tutto il territorio nazionale: un partito ormai vecchio e consolidato, che ottiene un consenso variegato, da grandi e piccoli industriali, da artigiani e commercianti, da operai e contadini, da impiegati statali ed insegnanti, da nuovi cattolici integralisti, da amanti dell’uomo forte, tutti uniti dalla paura dell’Islam e dei migranti, dalla speranza di nuovi condoni e di pagare pochissime tasse, dal sogno dell’autonomia regionale, contenti di slogan e proclami, di fake news e di feste e sagre, benedette sempre dall’immancabile Zaia o dal prode capitano. 

Al posto dello scudo e della croce, simboli crociati, c’è il cavaliere padano con la spada aguainata ed i simboli cattolici (croce e rosario) ora vengono sventolati nei comizi. 

E’ così, una nuova DC. Me lo provano, in particolare, un sacco di vecchi conoscenti democristiani che oggi, loro ed i loro figli, votano tranquillamente Lega, facendo rivoltare nella tomba De Gasperi, Fanfani, Moro, Zaccagnini e altri. Mettiamoci tranquilli, che moriremo tutti leghisti, almeno noi di una certa età, anche perchè a sinistra continua la storia di Biancaneve e i sette nani, i soliti partitini velleitari, che trasudano di idee “eccellenti”, ma che non riescono quasi mai a mandare i loro rappresentanti a portarle avanti, in quanto sono sempre sotto il quorum, come in queste europee. Anche a destra sono divisi, ma almeno loro il quorum lo raggiungono e fanno quasi sempre squadra, tranne che per l’attuale governo, almeno per il momento. 

In fondo ce lo siamo meritati, solo che siamo passati da Berlusconi, che impersonava il sogno dell’italiano medio, dell’uomo che si era fatto da solo, a Salvini che rappresenta invece quello che è esattamente oggi l’italiano medio. Per fortuna che c’è l’Europa.