Opinioni Caeranesi

Mauro Marconato

W i grillini, salvatori della Patria e dal populismo!?

Ho sentito Bersani che ha nostalgia del suo streaming con i grillini e vorrebbe riprovarci. “I 5 stelle – dice – è il nuovo centro ed ha proposte interessanti che raccolgono grande consenso”. Beato lui che, mentre a Prodi fa paura, vede in Grillo il salvatore della Patria, campione di democrazia, quando Renzi era il campione dell’autoritarismo, dell’uomo solo al comando. Purtroppo lo strabismo è un difetto molto diffuso a sinistra. 
Comunque va bene così, magari con il loro 6 o 8% i bersaniani e la sinistra di Scotto potrebbero aiutare i 5 stelle a governare il paese. Non vedo l’ora di vederli al servizio di Di Maio e Di Battista, a fare finalmente quella politica di sinistra che Renzi non ha fatto. Auguri. 
Potrebbero cominciare dal referendum incostituzionale sull’euro, modificando la costituzione, loro che il 4 dicembre 2016 sono stati, contro il loro partito, tra i difensori più accaniti della nostra carta costituzionale.
Potrebbero continuare con l’uscita dall’euro, tanto queste sono bazzecole rispetto alla riforma della scuola, bocciata dagli insegnanti, come le 5 o 6 precedenti, grazie alla consueta ed ossessiva mobilitazione dei sindacati di base, ma anche degli altri, diventati forze conservatrici, come ha dimostrato tra l’altro la comica e controproducente vicenda dei voucher scatenata dalla CGIL.
Potrebbero continuare con la difesa a prescindere dei NO TAV, degli studenti estremisti di Bologna, contrari ai tornelli in una biblioteca diventata sede di spaccio e di altro, dei tassisti smascherati nel loro corporativismo dalle Jene, degli ambientalisti “talebani” che vogliono bloccare un tupo di gas sotterraneo in Salento, per salvare 200 ulivi, che saranno ripiantati nello stesso luogo, intervento approvato dopo tanti anni di discussioni e con tutti i crismi di legge, lungo migliaia di km e che si dovrebbe fermare in Italia per qualche km sgradito a quattro professionisti del NO a prescindere. Così, mentre Tramp nella pur democratica America, a parte il merito disastroso delle sue politiche, cancella in una notte tutta la legislazione ambientale di Obama, noi perdiamo continuamente anni per iniziare un’opera pubblica e poi decenni per terminarla. La velocità delle scelte, piaccia o non piaccia, è diventata un valore nel fare politica e gestire gli stati, meglio ovviamente quando si accompagna a scelte “positive e giuste”. Ponderare e discutere va bene, ma non all’infinito, e soprattutto non dopo che si sono prese le decisioni democraticamente.
Per inciso, sarebbe anche ora di finirla con i TAR che si contraddicono tra di loro e con un sistema giudiziario inefficiente e spesso inconcludente.
A Gualdo Tadino, in Umbria, hanno perfino resuscitato le regole di una Comunanza del Medioevo per fermare lo sviluppo della ditta Rocchetta, produttrice di acqua minerale, autorizzata da tempo ad un ampliamento della concessione.
Bersani ed i 5 stelle potrebbero continuare con l’estensione del reddito di cittadinanza a tutti, che assicura grandi voti al sud, dove non aspettano altro e l’hanno dimostrato con il voto al referendum costituzionale.
Potrebbero poi approvare la moneta fiscale, ultima proposta dei 5 stelle, che non si capisce bene cosa sia, ma che viene fatta luccicare davanti al popolo beota, come la panacea di tutti i mali.
Potrebbero infine proseguire con l’avvicinamento a Tramp e soprattutto al caro Putin, come stanno facendo Salvini ed i pentastellati, altri campioni di democrazia, rispetto a Renzi, rigustando così il rapporto strategico ed amorevole che i loro avi politici avevano con la Russia sovietica.
Che dire!? Almeno Berlusconi con Putin ci andava a donne e , depurato di Salvini e Meloni, difende l’Europa, alle cui celebrazioni ha partecipato persino Bossi, difende l’euro e sui migranti non ha certo le posizioni estreme e razziste dei leghisti e neppure quelle equivoche, come quasi su tutto il resto, dei grillini.
Strano infine che Bersani, che ha sempre accusato Renzi di voltare al centro, oggi voglia dialogare con quello che identifica e definisce come un nuovo centro. Sono i misteri della politica!