Oggi i giovani di molti paesi del mondo scendono nuovamente in piazza, ispirati da Greta Thunberg, la ragazzina svedese, per difendere il pianeta dai cambiamenti climatici, che stanno gradualmente, ma incessantemente, sciogliendo i ghiacciai, ingrandendo i deserti, facendo crescere gli oceani ecc. e per difendere l’ambiente da altri guasti umani (incendi in Amazzonia, inquinamento atmosferico e del suolo, plastica negli oceani ecc.).
Dovrebbe far piacere a tutti che molti giovani, invece di interessarsi solo ai concerti musicali, alle discoteche, per non parlare di alcool o droga, di essere schiavi dei cellulari e dei social network si impegnino a rivendicazioni serie che riguardano il loro futuro. Mi ricordo che quando ero un giovane liceale partecipai a delle manifestazioni contro gli esperimenti nucleari negli atolli del Pacifico. Mi sembrava una bella cosa e sono convinto che i giovani oggi facciano bene a scendere in piazza. Ma vedo che non tutti la pensano così e che in Facebok si è scatenato il Festival dei veri “cretini”. Ma chi sono questi veri “cretini”?
Alcuni sono persone a cui non interessa niente dell’ambiente e del futuro del pianeta, che pensa solo a divertirsi, a consumare e scialacquare, egoisti ed egocentrici, senza scienza e coscienza, altri invece, e purtroppo, sono persone anche sensibili e impegnate nella raccolta dei rifiuti, che amano boschi e natura, che curano il verde, che vogliono le piste ciclabili ecc. e che, quindi, dovrebbero apprezzare Greta ed i giovani che richiamano i potenti della Terra a cambiare le loro politiche. Invece no. Quello che mi sorprende negativamente, e che mi schifa, è che entrambi questi soggetti, che dovrebbero essere ed agire diversamente, si muovono all’unisono. Sono quasi tutti leghisti o meloniani o simpatizzanti tali e quindi, basta che Salvini critichi Greta, con l’appoggio dei suoi sodali e sponsor giornalistici di bassa lega, il ghignoso Belpietro ed il bavoso Feltri, che subito si scatenano come burattini teleguidati a criticare la ragazza svedese, a considerarla viziata ed arrivista, a capo di un complotto mondiale, manovrata e strumentalizzata e, peggio di tutto, a fare indecenti confronti con i bambini denutriti dell’Africa, con quelli massacrati dalle guerre e via discorrendo, in un macabro gioco benaltrista. C’è un problema? Sì, ma ce ne sono anche altri, più o meno gravi, e così, spostando sempre il gioco altrove, non se ne risolve neanche uno dei tanti problemi del mondo. In genere, poi, sono problemi completamente diversi; quello posto da Greta, è di tipo ambientale, mentre quelli della fame, della povertà o delle guerre… sono problemi di giustizia sociale o di interessi vari, nazionalistici, di potere ecc. Sono causati, tra l’altro, tutti, dal sistema economico imperante, fondato sul profitto e sulle disuguaglianze economiche, che però a questi critici salviniani o meloniani va benissimo, ci vivono e ci sguazzano dentro. Ma c’è di più perchè, almeno in Italia, i problemi ambientali e di giustizia sociale si potrebbero risolvere, in gran parte, recuperando le risorse dell’evasione fiscale, ma questi soggetti, criticoni di Greta e dei suoi giovani seguaci, sono in genere quelli più restii a qualsiasi sistema di controllo di certi redditi e profitti ed appoggiano partiti, come la Lega, che largheggiano in condoni ed agevolazioni varie, proteggendo di fatto chi sottrae risorse allo Stato, additato sempre come ladrone, come oppressore, come un’entità nemica del cosiddetto popolo. Ora giocando sempre sul nome di Greta, subito deformato in “gretina” dagli avvoltoi dei giornali di destra, è più “cretina” Greta o quelli che la criticano per menefreghismo o per succube “pronismo” politico? Io non ho dubbi.