Opinioni Caeranesi

Mauro Marconato

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A proposito di medici di ieri e di oggi

In omaggio ai medici di oggi, riporto una delibera di giunta del 1922 che riconosce i meriti, in circostanze diverse, ma simili, di un medico di allora: Francesco Belloni.
(testo integrale, compresi gli errori)
Comune di Caerano di S. Marco
– Adunanza della Giunta Municipale
Nel giorno 22 del mese di Aprile 1922 venne, per cura del Sig. Velo Guido Sindaco, convocata la Giunta Municipale, coll’intervento del Segretario Comunale de’ Calogerà Ivo
Sono presenti i Signori:
Velo Guido Sindaco
Pozzobon Alessandro Ass. Anz.
Gallina geom. Guido Ass. Eff.
Gatto Pietro Ass. Suppl.
Il Presidente dichiara aperta la seduta e riferisce che durante le infauste giornate di Caporetto, la massima parte della popolazione del Comune per ordine delle superiori Autorità Militari fu fatta sgomberare data la immediata vicinanza del territorio alla linea del fuoco.
I componenti l’On. Giunta ricorderanno anzi che nella deliberazione per la domanda di finanziamento da parte dello Stato per il pareggio dei bilanci si prospettavano le condizioni in cui trovavasi allora il comune: il foglio di riconoscimento alla popolazione, il divieto di uscire dal tramonto all’alba, l’assoluto silenzio ed il divieto di tener accesa qualsiasi luce durante la notte, le artiglierie Italiane, Francesi ed Inglesi piazzate sulle “RIVE” ed in località “CAMPAGNA” nei pressi del Lazzaretto che battevano continuamente le posizioni avversarie, case ma in special modo persone in paese rimaste vittime dei tiri, quasi quotidiani, del nemico, tutto questo fa comprendere benissimo che Caerano era considerata prima Zona di Operazioni militari.
Il Medico Comunale che, data la sua non più giovane età e la sua corporatura obesa, avrebbe avuto serio motivo per chiedere di allontanarsi dal paese, volle rimanere al suo posto, e, per attendere maggiormente alla cura degli infermi, si recava anzi a dormire (abbandonando la sua privata abitazione, ceduta ad un comando nostro) nel Lazzaretto stesso. Più volte scorto dall’osservatorio del M. Cesen soprastante a Caerano, mentre col cavallo recavasi a compiere il suo dovere di medico, fu fatto segno al tiro avversario, ma non per questo Egli s’è mai scoraggito; anzi s’offerse anche di prestare, come fece, servizio al’ambulatorio militare per parecchi mesi, rinquorando i feriti e la popolazione spaventata dal piovere delle granate e dalle incursioni aeree, che oggi lo ricorda con affetto e con venerazione.
L’ Amministrazione poi ha sempre visto in lui il funzionario zelante, scrupoloso anzi fino all’eccesso, che non indietreggia mai davanti a nessun ostacolo, imparziale e rigido osservatore della Legge anche quale Giudice Conciliatore da oltre un trentennio.
Ed è perciò che interpretando i sensi della popolazione, chiede all’On.le Giunta di deliberare in merito ad una proposta di ricompensa che torni ad onore dei meriti del sullodato Dott. Belloni. 
LA GIUNTA
Udita la relazione dell’ill.mo Sig Presidente;
Riconosciuto che il dott. Belloni durante il periodo bellico, trascurando la sua salute ed anche i suoi privati interessi (avendo la Famiglia profuga a Milano) rimase fermo al suo posto, per parecchi mesi anche senza stipendio, rincuorando con la parola e con l’esempio militari e popolazione, incitandoli alla resistenza;
Sulla scorta di quanto è stato fatto a favore di persone di altri Comuni che si sono rese altamente benemerite verso la Patria; unanimemente, ai sensi dell’art. 140 della vigente L.C.P.
delibera di segnalare alle LL.EE. i Ministri degli Interni e della Guerra il dott. Belloni Francesco, Medico Comunale, Uff. San. E Giudice Conciliatore del Comune di Caerano di San Marco per le sue speciali benemerenze acquisite durante lo stato di guerra, proponendolo per la Croce di Cavaliere e per la Croce del merito di Guerra; pregando all’uopo l’On.le dott. Guido Bergamo, nel portare a conoscenza delle EE. i Ministri sopra accennati il presente deliberato dei Rappresentanti della popolazione caeranese, a voler dare tutto l’appoggio e del caso tutte le delucidazioni in merito affinché ciò che è nel desiderio d’ognuno venga quanto più sollecitamente è possibile, esaudito.-