Opinioni Caeranesi

Mauro Marconato

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“Battar cassa”

E’ noto a tutti che il risparmio privato degli italiani è tra i più elevati al mondo. Da questo punto di vista siamo sagge e previdenti formiche. Le famiglie italiane sono state capaci, nel tempo, di mettere da parte un patrimonio che fa invidia a molti altri stati: al netto degli immobili, il risparmio privato di individui e famiglie supera i 4 mila miliardi di euro, due volte e mezzo il PIL (mediamente quasi 73.000 euro a persona). 
Molto bene, si potrebbe dire! Significa che in caso di emergenze noi possiamo attingere più di altri ai nostri risparmi, perchè è anche questo il motivo per cui si mettono da parte i soldi, almeno credo.
Ma adesso mi viene un dubbio. Improvvisamente sembra che in Italia molti non abbiano accumulato niente, neanche per tirare avanti uno o due mesi di inattività o di riduzione degli stipendi. 
Ho letto infatti (Positano news) che a Napoli 15.100 avvocati hanno chiesto il sussidio di 600 euro governativi, messi a disposizione per fronteggiare l’emergenza economica post corona virus. Siamo al 56 % degli avvocati del distretto di corte di appello, un dato che proietta Napoli in testa (poi ci sono Roma, Milano, quarta Bari) nella classifica legata alle richieste di aiuto. Ho letto anche in facebook, quindi non so se sia vero o sia una fake news, che tra le richieste dei 600 euro ci sarebbero, evidentemente in tutta Italia, 111.217 avvocati (45% del totale degli iscritti alla Cassa), 23.000 commercialisti (20%), 68.382 ingegneri e architetti (40%), 260 notai (5%). Se è vero, possibile che tutti questi, e magari altri, non abbiano messo niente da parte, per sopravvivere 15 giorni, un mese, in momenti di crisi?
Si sta assistendo quindi ad una esagerata corsa a “battar cassa” dallo Stato, che sicuramente andrà a danno di chi ha veramente bisogno? Tutti noi conosciamo qualche italiano, e non sono pochi, che lavora in nero, sia al Sud che al Nord, e non parlo dei migranti che raccolgono pomodori o di altri disgraziati costretti a lavorare in nero in mancanza di altro, parlo di altri lavori, esercitati volutamente in nero, in diversi settori, il cui elenco sarebbe piuttosto lungo. Li paghiamo noi rendendoci complici del loro evadere il fisco. Possibile che anche questi, in uno dei paesi più ricchi del mondo e con un altissimo tasso di risparmio, non abbiano messo via niente negli anni precedenti il covid-19? Possibile poi che tutti coloro che, lavoratori autonomi o dipendenti, per anni hanno riempito pizzerie e ristoranti, piste da sci e palestre di fitness o pilates, hanno fatto viaggi e vacanze, hanno comprato vestiti, magari firmati, automobili di buona cilindrata, hanno investito in appartamenti affittati, che producono reddito, ecc. ora non abbiano più niente da parte e chiedano l’aiuto dello Stato o addirittura la fornitura di generi di prima necessità?
Può darsi che mi sbagli, lo spero vivamente, ma ho il sospetto che, pure in questo periodo, non mancheranno i soliti furbetti che, pronti a criticare quasi tutto di quello che sta facendo questo governo, siano poi altrettanto pronti a “battar cassa” dallo Stato che tanto denigrano e del quale hanno scarsissima stima e fiducia. Spero molto di sbagliarmi, altrimenti credo che il futuro di questo Paese, che molti immaginano diverso dopo il covid-19, sarà uguale a prima.