In occasione del 25 aprile è stato pubblicato il libro “Ai prodi figli di questa terra” che racconta la storia del Monumento ai Caduti di Caerano di San Marco, costruito nel 1921, cento anni fa ed inaugurato proprio il 25 aprile dello stesso anno. Sarà presentato in diretta streaming venerdì 23 aprile in una cerimonia ristretta, a causa delle limitazioni covid-19, con la presenza degli autori, del sindaco di Caerano di San Marco, del vicesindaco, della presidente della Fondazione Villa Benzi Zecchini, dei consiglieri comunali e di pochi altri nella sala consigliare della villa stessa. Gli autori del libro, Eugenio Dal Prà e Mauro Marconato, hanno ripercorso, attraverso documenti dell’epoca, privati e pubblici, del Comune di Caerano, le vicende della costruzione del Monumento ai Caduti, la sua originaria collocazione, la stessa cerimonia inaugurale, con i discorsi celebrativi, ed il suo successivo spostamento, nel 1958, nella sede attuale, con alcune modifiche, funzionali a ricordare, oltre ai Caduti, militari e civili della prima guerra mondiale, anche quelli della seconda guerra mondiale. La lunga storia di questo Monumento ai Caduti è legata strettamente al conflitto del 1915-1918 e quindi gli autori hanno approfondito anche gli eventi che hanno coinvolto Caerano dopo la Rotta di Caporetto e il posizionamento della linea difensiva dell’esercito italiano sul vicino Piave. Lo hanno fatto con la collaborazione di molti caeranesi, citati e ringraziati tutti nel libro, che hanno fornito loro documenti e foto, testimonianze e racconti dei loro nonni o genitori, scoprendo presenze, fatti, personaggi in parte sconosciuti a molti caeranesi di oggi e che in quel periodo hanno procurato disagi, sofferenze, paure e lutti ai compaesani di allora. Tra questi risultano rilevanti: – i bombardamenti su Caerano e la morte di 6 civili della famiglia Poloniato, residente in via Lavaggio – la presenza a Caerano, dopo Caporetto, di una base di palloni aerostatici e di soldati italiani e stranieri (soprattutto francesi) – la presenza di postazioni militari e di trincee (indicati da mappe) – i 6 militari caeranesi morti con l’affondamento del piroscafo Umberto I partito da Valona – le figure del pilota Carlo Rossi e del medico Francesco Belloni – altri personaggi importanti dell’epoca, tra i quali il console Vitale Gallina, Vincenzo Ramanzini, il dott. Ugo Stocco, i sindaci Ado Stocco, Guido Velo e Luigi Tiberio, don Oddo Stocco (Giusto tra le nazioni) – caeranesi che hanno vissuto esperienze particolari: Regina Poloniato (ferita e mutilata), Toscana Serena in Gallina (detta Toscanina, profuga), i fratelli Raffaele e Gioacchino Gatto (il loro commovente incontro negato), Giuseppe Pellizzer (mato de guera), Zucchello Arduino (insofferente e disertore), Antonio Mondin (prigioniero) e Attilio Mondin (Cavaliere di Vittorio Veneto) La seconda parte del libro riporta molti documenti, in gran parte presenti nell’archivio comunale di Caerano, che testimoniano le molte problematiche emerse in paese tra i comitati e le associazioni coinvolte nella costruzione e poi nello spostamento del Monumento e le amministrazioni comunali dell’epoca: costi, richieste di contributi, difficoltà finanziarie comunali, proteste per ritardi ecc. La parte conclusiva è dedicata in particolare al ricordo dei morti militari e civili della seconda guerra mondiale, tra cui molti bambini, morti a seguito dello scoppio di residui bellici. In calce al libro sono collocati, oltre alla bibliografia, l’elenco delle foto e quello dei nomi citati. Trattandosi della storia di un’opera pubblica, un Monumento che appartiene a tutti i caeranesi, e nella speranza che il libro possa essere utile a tramandare la memoria di vicende e di persone che hanno attraversato la storia di Caerano e che possa diventare anche uno strumento di studio e di riflessione, almeno in alcune sue parti, per gli studenti delle scuole cittadine, gli autori hanno coinvolto l’Amministrazione Comunale e la Fondazione di Villa Benzi Zecchini, che hanno risposto positivamente, in modo che “Ai prodi figli di questa terra” sia a disposizione, gratuitamente, di tutti i caeranesi interessati. Malgrado le difficoltà a riprodurre vecchi documenti e fotografie, la qualità del libro è stata garantita dal progetto grafico della ditta Editronic di Cornuda e dalla stampa della Grafiche Antiga SPA di Crocetta del Montello. Editore è il caeranese Danilo Zanetti.
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