Opinioni Caeranesi

Mauro Marconato

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Un anno perso?
L’anno scolastico 2020-2021 ha visto il trasferimento delle classi di scuola media dalla loro sede abituale e consolidata alla vecchia scuola elementare, con conseguente spostamento di alcune classi di quest’ultima al Centro parrocchiale. Dopo la messa a norma, negli anni scorsi, da un punto di vista sismico e strutturale del vecchio edificio di scuola primaria, risalente al 1952, e dopo lo studio dell’ing. Dario Bonora sullo stato degli edifici pubblici caeranesi, si era pensato durante l’ultimo quinquennio amministrativo, di intervenire anche sull’edificio della scuola media, a seguito dei nuovi finanziamenti messi a disposizione, finalmente, dai governi di centrosinistra a favore dell’edilizia scolastica. Benché la situazione sismico-statica peggiore sia quella dell’asilo nido di Via Gramsci si era deciso di intervenire per la messa a norma dell’edificio di Via della Pace, per il numero notevolmente superiore di alunni interessati. In effetti la scuola media, quando fu costruita nel 1980/81 era sicuramente a posto da un punto di vista sismico, ma i successivi terremoti in Italia avevano fatto alzare i parametri di sicurezza, con conseguente fuoriuscita di molti edifici scolastici dalla regolarità normativa, costringendo così molti amministratori pubblici ad intervenire, per evitare responsabilità penali in caso di eventi catastrofici.
A settembre 2020 molti caeranesi avranno pensato che l’intervento si sarebbe concluso in un anno scolastico, invece risulta che solo da pochissimo tempo sia stato affidato l’incarico ad una ditta friulana, dopo una regolare gara di appalto gestita peraltro a livello provinciale.
Così si è perso un anno e nel 2021-2022 le classi di scuola media dovranno prolungare il loro “esilio”. Per fortuna che il covid-19 sembra ormai in fase calante e che i maggiori assembramenti dell’anno scolastico in conclusione, anche se ben gestiti dalle autorità scolastiche, non saranno più tanto pericolosi.
Non voglio qui attribuire grandi o piccole responsabilità agli attuali amministratori comunali, ma credo che conoscendo i tempi della macchina burocratica italiana, a tutti i livelli, avrebbero potuto essere più realistici e prudenti, evitando uno sgombero della scuola media che si poteva procrastinare di un anno. 
Speriamo che adesso non si sprechi altro tempo e che la scuola media possa tornare nelle sua sede naturale dal primo settembre 2022.