Opinioni Caeranesi

Mauro Marconato

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Ciò che dobbiamo imparare a fare lo impariamo facendo

Controvento

Dopo 15 giorni di campagna elettorale, troppo indecente e pertanto troppo lunga, sono arrivato a questa conclusione.
Siccome voto ancora PD, malgrado Renzi e malgrado tutto, sono orgoglioso di perdere le prossime lezioni, come ormai appare scontato.
Macerata ha macerato le mie ultime illusioni di vivere in un paese normale e civile.
Piuttosto che vincere istigando ad improbabili ed impossibili muri o blocchi navali, al razzismo, all’odio politico, alla nostalgia del fascismo, all’evasione fiscale, al protezionismo economico…, solleticando la pancia e lisciando il pelo ad una maggioranza di italiani ammagliata da miliardari di ritorno, da comici di professione, da capipopolo che non hanno mai lavorato o amministrato neppure un condominio, oppure annebbiata da una congrega di “media distruttivi”, in parte perché finanziati o collusi con alcune parti politiche ed in parte perché abituati a criticare tutti, in primis i governi di turno, favorendo il populismo e l’antipolitica, è meglio perderle queste elezioni, restando ancorati ai propri ideali.
Siccome non possiamo rinunciare ai valori di una sinistra di governo, per correre dietro a tutte queste pulsioni demagogiche e “popolaresche”, amplificate da migliaia di cosidetti imbecilli del web, torniamo pure all’opposizione.
Meglio starci con Gentiloni, Padoan, Del Rio, Calenda, Franceschini, Orlando, Emiliano, Minniti…, anche con Renzi e Boschi, col PD insomma, che in questi cinque anni ha ottenuto diversi risultati positivi, che tutti potrebbero verificare se ci fosse ancora l’abitudine a documentarsi veramente, andando a leggersi i dati Istat o i 100 punti del programma elettorale del PD. Purtroppo non valgono i dati, i fatti, valgono e pagano elettoralmente i proclami, le invettive, le accuse infondate, le strumentalizzazioni, le criminalizzazioni delle persone e della politica.
Se poi, ai tanti che si lasciano abbindolare dal mito del cambiamento a prescindere, del nuovo salvatore della Patria con la bacchetta magica e le ricette facili, disconoscendo i miglioramenti lenti e progressivi, ma sicuri e continui di questo quinquennio a guida PD, si aggiungono i soloni della sinistra-sinistra, che di fronte all’incalzare devastante della deriva di destra sul problema dei migranti, attaccano Minniti e lo considerano responsabile di quello che succede in Libia e che hanno favorito e favoriscono con le loro scelte la sconfitta del PD e del centrosinistra, allora meglio passare all’opposizione, senza avere paura di essere minoranza.
Anzi, in questa fase, siamone pure orgogliosi, condividendo la seguente frase di Nanni Moretti:
“Io credo nelle persone, però non credo nella maggioranza delle persone. Anche in una società più decente di questa, mi sa che mi troverò a mio agio e d’accordo sempre con una minoranza”.
Quando poi ci ritroveremo al governo di questo paese chi modificherà le leggi civili recentemente approvate, chi tornerà a ribadire che “con la cultura non si mangia”, chi condonerà gli evasori fiscali e gli abusi edilizi, chi abbasserà le tasse ai ricchi (Flat tax), chi peggiorerà il tanto famigerato Jobs act… forse riprenderemo a costruire insieme un futuro civile e politico. Con quali prezzi da pagare, lo vedremo!
Hasta la vista siempre!