Opinioni Caeranesi

Mauro Marconato

Da De Gasperi a Di Maio e Salvini. 
Dopo decenni di storia politica italiana che ha visto Presidenti del Consiglio come Alcide De Gasperi, Fanfani, Andreotti, Spadolini, Craxi, D’Alema, Prodi, Berlusconi, Monti, Letta, Renzi ed altri, tutti discussi e discutibili, soprattutto dalle anime belle dei sinistri di marca ed oggi dai “purissimi” grillini, ma sicuramente dotati, chi più chi meno, di statura culturale e politica, oggi ci troviamo come possibili Presidenti del Consiglio Di Maio e Salvini.
A parte i cognomi, che profumano di primavera e di rinascita ( Di Maggio) e di virtù salvifiche (Salvini), la pochezza dei personaggi sul piano culturale ed etico-politico è disarmante. Il primo è eterodiretto da un comico e dal proprietario di un’azienda privata ed ha seri problemi con la lingua italiana e con la storia, il secondo bara apertamente mascherando il suo razzismo nordista dietro un asmatico respiro nazionale e nazionalista, che utilizza biecamente (per solo tornaconto elettorale) il dramma dei profughi e che lo costringe perfino a rinnegare il padre fondatore della Lega Nord, quel Bossi che al suo confronto, il che è tutto dire, pare oggi uscito da una illustrazione del libro Cuore.
Di fronte alla dispersione ed al suicidio politico della sinistra, come sempre rotta in rivoli e “ghebi” che irrigano solo ambizioni personali e vanitose affermazioni di coerenza e di purezza politica, ci toccherà forse fare il tifo, alle prossime elezioni, senza per questo votarlo, per il tanto odiato Berlusconi. Buonanotte!