Opinioni Caeranesi

Mauro Marconato

Opinioni Caeranesi

Sito di politica e cultura, di informazione e dialogo con i cittadini caeranesi.

Ciò che dobbiamo imparare a fare lo impariamo facendo

Dimissioni da consigliere comunale
In data odierna, dopo aver dato 2 anni fa le dimissioni da vicesindaco e dalla giunta, ho notificato le mie dimissioni anche da consigliere comunale, marcando il mio dissenso per il modo in cui continua ad essere diretta questa amministrazione comunale.
In questi anni ho verificato le seguenti lacune e/o inadempienze, rispetto al programma elettorale ed alle buone prassi, almeno secondo me, di politica amministrativa:
– il gruppo politico Caerano2.com, pur avendo scelto la sindaco ed averla fatta eleggere, visto che era residente a Montebelluna e sconosciuta in paese, è stato coinvolto raramente, non è stato messo nelle condizioni di fare “squadra” e non è stato ascoltato in merito a decisioni importanti
– è mancato un periodico e serio confronto programmatico, soprattutto all’interno di Caerano2.com, ma anche in Consiglio comunale, in occasione delle discussioni su Bilancio e/o DUP
– è stato disatteso l’impegno di ascolto della popolazione che in 4 anni si è limitato ad un incontro generale, ad uno specifico sulla zona 30 e a 2 di quartiere
– è mancata la trasparenza, sia nei confronti della popolazione, soprattutto in merito alla situazione economica ed al conseguente aumento dell’addizionale Irpef nel 2015, sia nei confronti dell’opposizione, con il reiterato rifiuto a condividere lo studio sulla situazione degli immobili comunali, da un punto di vista strutturale e sismico
– c’è stato uno scarso coinvolgimento e rispetto delle opposizioni attraverso gli strumenti deputati a questo: riunioni dei capigruppo e delle commissioni consigliari
– c’è stata una mancanza di spessore politico, manifestatosi attraverso la scarsa considerazione per gli assessori e consiglieri comunali, rispetto al ruolo soprattutto di alcuni funzionari comunali, capovolgendo la buona e logica prassi che vorrebbe la politica a decidere e la burocrazia ad eseguire, e non il contrario
– c’è stata una sistematica tendenza all’isolamento rispetto ai comuni limitrofi, culminata con l’abbondono della Federazione dei 7 comuni, fiore all’occhiello della Amministrazione Ceccato e che avrebbe potuto comportare, se ci si avesse creduto, la risoluzione, almeno parziale, di alcuni problemi, tipo quello della polizia municipale (un solo vigile) e magari anche dell’anagrafe, a seguito del recente pensionamento di Francesco Bernardi
– si è deciso, poi, di minare la memoria storica e quindi l’efficienza dell’ufficio tecnico, spostando Lievore all’anagrafe, pur sapendo che dal 1 aprile 2018 andrà in pensione anche Barichello (entrambi sono in servizio da oltre 25 anni), malgrado le preoccupazioni espresse da 35 tecnici del settore con lettera scritta alla sindaco, a cui non è stata data risposta
– c’è stata una gestione quanto meno discutibile sulla questione “count down”, osteggiato dal vigile e chiuso per un certo periodo, salvo scoprire adesso che è stato autorizzato su tutto il territorio nazionale, e sulla questione “pannello digitale”, collocato dove c’era già quello dell’impianto fotovoltaico, anche quello prima sospeso e poi spostato dove non lo vede quasi nessuno
– è mancata infine una marcata identità di centrosinistra, soprattutto per il rifiuto a far parte dei progetti SPRAR per l’accoglienza dei profughi, con un  discutibile allineamento ai comuni leghisti della provincia di Treviso, in presenza tra l’altro di alloggi liberi da 4 anni nelle barchesse di Villa Benzi.
Con questa mia comunicazione pubblica di abbandono del Consiglio comunale, intendo anche “scusarmi” con tutti i cittadini caeranesi che mi hanno votato, ma ritengo:
– la coerenza rispetto ai programmi elettorali, alle idee e ai valori ispiratori della propria parte politica
– la condivisione, partecipazione, trasparenza nell’amministrare il bene comune
– il prevalere del ruolo della buona politica rispetto alle incrostazioni burocratiche
idee e principi ai quali ho inteso e non intendo mai rinunciare.