Le tre caratteristiche che emergono, a mio parere, dei 5 stelle sono le seguenti:
1) Costituiscono una sorta di setta, con un padre padrone che domina e tiene a guinzaglio i suoi adepti, come nemmeno Berlusconi, che pure al contrario di Grillo finanziava il suo partito azienda, riusciva a fare.
2) Sono cinicamente trasversali, comprendendo al loro interno destra e sinistra. Almeno la DC, anch’essa trasversale, aveva un collante che erano la religione e l’anticomunismo. Questi non hanno nessun collante, se non l’opportunismo politico.
3) Stanno usando scientificamente i social network come moltiplicatori di insulti violenti e gratuiti, tali da far impallidire perfino i peggiori e grezzi leghisti, guadagnandosi il ruolo di nuovi sfascisti o anche “fascisti”.
Tutto questo ammantato e nascosto da illusorie e subito sconfessate affermazioni di trasparenza e democrazia, di onesto rinnovamento, con proposte di sicura presa elettorale: reddito di cittadinanza, riduzione dell’orario di lavoro, rifiuti zero… condivisibili da tutti e facili da promettere, quando si sta all’opposizione, ma poi difficili da attuare quando si va a governare. Roma docet.
Ora, per anni abbiamo ferocemente combattuto Bossi e Berlusconi, fino a riscattare Fini e Casini, che lo contestavano, poi ci siamo trovati con Salvini e Meloni, costretti a “riscattare” perfino Berlusconi, col quale magari saremo costretti, come già avvenuto con i governi Monti e Letta, anche a governare, dopo la prossima legge elettorale. Non so se, prima o dopo, saremo costretti a governare con Salvini e Meloni che, come si diceva un tempo per Fini, hanno almeno una visione “politica” e non privatistica, aziendale o settaria, anche se non condivisibile, del bene comune.
Mala tempora currunt ed il peggio non è mai morto, con buona pace di Bersani che i 5 stelle li aveva tanto corteggiati.
Sarebbe ora che il PD la smettesse di scannarsi in sterili e controproducenti diatribe interne e che si raggiungesse una onesta e trasparente mediazione, puntando su un compromesso, molto meno storico di quello di Berlinguer, ma utile in questo momento, con candidato premier Renzi e segretario Cuperlo, che ha dimostrato di essere coerente e leale.
Altrimenti ognuno per la sua strada e… andremo tutti a casa.