Opinioni Caeranesi

Mauro Marconato

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La questione sanRemo a Caerano

Altra polemica che ho seguito in questi giorni su Facebook è stata quella sulla questione sanRemo, querelle che ha coinvolto da una parte chi rinfaccia all’attuale giunta di aver vinto le elezioni con un allettante progetto di riconversione dell’area che poi non ha portato ad alcuna soluzione, ingannando i caeranesi, e dall’altra chi pur difendendo quella scelta programmatica afferma di non aver preso in giro tutti i caeranesi perchè solo il 19% di essi li avrebbe votati. Ingannati quindi i caeranesi o no? La questione è più complessa e meno banale.

L’astrusa analisi, apparsa su Caerano2.com, dei votanti e dei risultati elettorali del 2014 per dire che l’81% dei caeranesi non ha dato importanza alla proposta sanRemo e quindi non sono stati ingannati o presi in giro dal fatto che i vincitori di allora non abbiano mantenuto quella promessa, mi è sembrata, infatti, una giustificazione fuori luogo ed un po’ peregrina.

Vediamo la questione.

La riconversione dell’area sanRemo è un problema ormai storico per Caerano e di vitale importanza. Condivido quanto sostiene Caerano 2. com che la questione è talmente cruciale che tutti a Caerano, maggioranza e opposizione, di qualsiasi colore, dovrebbero unire gli sforzi per risolverla. Certo che se penso al modo in cui l’amministrazione Mazzocato ha trattato le opposizioni in questi 5 anni mi vien da dire che le sinergie vanno cercate e perseguite con atteggiamenti coerenti e di apertura.

Detto questo, credo che non solo l’attuale lista di maggioranza ma anche tutte le altre liste avrebbero dovuto nel 2014 mettere la questione sanRemo al centro del loro programma elettorale. Chi non l’ha fatto ha sbagliato. E’ indubitabile infatti che, a mio parere, al di là degli artifici contabili sugli elettori e sui votanti, Caerano2.com ha vinto 5 anni fa, con un centrosinistra di riferimento diviso e con una candidata sindaco sconosciuta e non residente, grazie alla ipotesi sanRemo e all’ampliamento-messa a norma della scuola elementare.

Tornando alla sostanza della questione e alle vicende passate, mi sento di aggiungere queste riflessioni.

La giunta Velo, secondo me, ha volato troppo basso, accontentandosi di 1.800.000 euro destinati a coprire parte delle spese per una nuova scuola elementare, da collocare dietro alla scuola media, sotto la pignera, lasciando in cambio ad Inghirami campo libero per un discutibile intervento edilizio e commerciale, che prevedeva una minima parte dell’area ad uso pubblico, per riqualificare il centro urbano. 

A distanza di dieci anni si potrebbe anche dire, però, che una soluzione, anche se non ideale e discutibile, sarebbe stata meglio di niente, al di là delle polemiche se Inghirami abbia sconfessato o meno quell’accordo.

La giunta Ceccato ed anche quella Mazzocato, sempre secondo me, hanno volato troppo alto, scomodando luminari della Bocconi, prima, e puntando, poi, su destinazioni urbanistiche diverse, suggestive e giuste, anzi splendide (polo formativo-culturale con sede del CIMBA ed insediamenti di ambito agro-alimentare), in linea di principio, ma difficilmente realizzabili, in particolare per quanto riguarda il progetto che coinvolgeva l’Istituto alberghiero di Castelfranco. Figurarsi se in una regione a completa trazione leghista: Regione, Provincia, Comuni di Castelfranco e di Montebelluna si poteva pensare di portare via a loro anche solo una parte di una scuola prestigiosa ed in espansione come quella castellana, pure in difficoltà per la mancanza di spazi e sedi adeguati. Tanto è vero che alla fine alcune classi dell’alberghiero, invece che a Caerano, sono finite a Montebelluna.

A proposito di questa evidente ed ormai annosa occupazione, da parte della Lega e di Forza Italia, di tutti gli enti periferici veneti, torno a ribadire che doveva essere fondamentale e ricercato, cosa che non è stata fatta, un rapporto diverso con le opposizioni locali, per creare sinergie utili e decisive in questioni rilevanti come quella della sanRemo, difficilmente risolvibili per comuni piccoli come Caerano, da soli, senza un respiro di area più vasto. Ma quest’ultima amministrazione non è che abbia dato grande prova di sè nei rapporti con gli altri comuni limitrofi, rinnegando la Federazione dei 7 comuni del Montebellunese.

A meno che questa giunta, con un ultimo colpo di coda, non riesca a tirare fuori dal cilindro una soluzione, credo che tutte le forze in lizza alle prossime elezioni dovranno fare delle proposte concrete e praticabili (facendo bene i conti con Inghirami, ma partendo da idee precise su quello che si vuole, lì, per Caerano) che contengano un utilizzo di quell’area utile a disegnare il futuro del nostro paese. Chi sarà il più bravo, al di là del vento in poppa della Lega, forse vincerà le prossime elezioni amministrative.