Opinioni Caeranesi

Mauro Marconato

Opinioni Caeranesi

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Mercato in crisi
Ormai da troppo tempo il mercato settimanale di Caerano, che si svolge di mercoledì, soffre una crisi notevole di presenze ed appaiono sempre più spesso, tra le bancherelle, degli spazi vuoti. 
Se a questo si aggiunge il fatto che risulta diviso in due tronconi, uno in Piazza della Repubblica, destinato al settore abbigliamento, ed uno in Piazza Donatori del Sangue, destinato in particolare ai prodotti alimentari, si può affermare che risulta anche poco funzionale e scomodo per i caeranesi che lo frequentano. Sono almeno 15 anni che le diverse amministrazioni comunali si sono poste il problema del mercato, della sua collocazione fisica ed anche della sua crisi progressiva. Sono state studiate in passato sette ipotesi di soluzione, tra cui quelle di spostarlo tutto in via Don Sturzo, di concentrarlo tutto a sud della strada principale Montebelluna-Asolo, occupando anche via Kennedy e via Stocco, ed altre ancora più complicate. E’ chiaro che la soluzione migliore sarebbe quella di destinare ad esso una parte dell’area sanRemo, una volta risolta la questione, altrettanto lunga e tormentata, del risanamento e della riqualificazione di quei 75.000 mq. circa di terreno che dovrebbero e potrebbero rilanciare il paese e la sua economia. In attesa di un auspicabile accordo tra l’amministrazione comunale ed il proprietario della sanRemo, che cosa si potrebbe fare?
Si potrebbe intanto spostarlo di giorno, in quanto non si capisce perché debba svolgersi il mercoledì, in contemporanea con quello di Montebelluna. Forse la cosa era comprensibile una volta, quando la gente non si spostava facilmente da un paese ad un altro, ma oggi la concorrenza con Montebelluna risulta sicuramente deleteria e penalizzante. Un suo rilancio, in altro giorno, potrebbe essere un bel presupposto, oltre che per farlo rivivere, per giustificare un domani un suo spostamento nell’area sanRemo. L’obiezione che ho sentito fare è che non si può spostarlo di giorno perché è nato come succursale di quello di Montebelluna. Mi rifiuto di credere che nel 2019 non si possa superare questo ipotetico ostacolo ed agire di conseguenza.