Opinioni Caeranesi

Mauro Marconato

Poltrone e sofà, dilettanti della qualità (e dell’onestà)
Domenica ho sentito Dimaionese (impazzito come la maionese) annunciare il primo nome della futura squadra di governo. Essendo un annuncio rivoluzionario e quasi evangelico (nessuno l’ha mai fatto prima… e te credo, visto che non ha alcun fondamento costituzionale ed istituzionale, rappresenta uno sgarbo al Presidente della Repubblica ed una pura e semplice truffa elettorale, con buona pace della tanto decantata onestà), Di Maio non poteva che farlo dalla Annunziata.
Infatti, come l’annuncio dell’angelo Gabriele alla vergine Maria consisteva “sostanzialmente” nell’annuncio di una gravidanza che poi, concretamente, non avvenne, l’annuncio di Dimaionese alla Annunziata prefigura un governo che sicuramente non vedrà mai la luce.
Con una non banale differenza, che almeno Gesù la luce la vide, anche se in altro modo.
Ammettiamo anche che i 5 stelle risultino il primo partito e che Mattarella, che non è “mattarello”, affidi loro un incarico esplorativo, come pensano di far firmare un accordo su una serie di riforme a qualche altra forza politica, destinata a fare solo da gregaria e portaborracce? Ma anche nelle corse ciclistiche i gregari ricevono in cambio qualcosa!
Come fanno ad illudersi che altri partiti, accusati da loro di essere “poltronisti” a tutti i costi, accettino di appoggiare alcune loro proposte di riforma, senza poter discutere le poltrone… o meglio le persone che le portano avanti? Tanto più che finora le persone di qualità coinvolte da loro, soprattutto a Roma, sono tutte scappate velocemente, da ultimo il nostro conterraneo Colomban!
Non è che sono anche loro dei poltronisti, “onesti e di qualità” (!?), ma sempre poltronisti.